11.02.2025

Giornata Internazionale delle Donne di Scienza

Oggi 11 febbraio celebriamo la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, un'occasione per riconoscere e valorizzare il contributo fondamentale delle donne nel progresso scientifico e tecnologico. Nonostante le numerose sfide affrontate nel corso dei secoli, le donne hanno lasciato un'impronta indelebile in vari campi scientifici, dall'antichità ai giorni nostri.

Pioniere della Scienza.

Fin dai tempi antichi, le donne hanno contribuito significativamente al sapere scientifico. Ildegarda di Bingen (1098-1179), ad esempio, è riconosciuta come la prima sessuologa della storia e ha gettato le basi per lo studio della ginecologia e della salute femminile.

Nel XVIII secolo, Laura Bassi (1711-1778) divenne la prima donna a ottenere un dottorato in scienze e la prima docente universitaria stipendiata, contribuendo alla diffusione della meccanica newtoniana in Italia.

Marie Curie (1867-1934) è stata la prima donna a vincere un Premio Nobel e la prima persona a ottenerne due in discipline diverse: fisica nel 1903 e chimica nel 1911, per i suoi studi sulla radioattività.

 

Donne nell'Ingegneria Elettronica

Nel campo dell'ingegneria elettronica, le donne hanno affrontato e superato numerose barriere. In Italia, la presenza femminile in ingegneria è in costante crescita: nel 2021, le donne rappresentavano il 16,1% degli iscritti all'Albo degli Ingegneri, rispetto al 10,8% del 2010.

Tuttavia, persistono disparità occupazionali. A un anno dalla laurea, il 16,3% delle ingegnere risulta disoccupato, rispetto al 10,6% degli uomini.

 

Sfide e Successi

Le donne di scienza hanno spesso dovuto confrontarsi con pregiudizi e ostacoli in un ambiente prevalentemente maschile. Marie Curie, ad esempio, lavorò in condizioni difficili e affrontò scetticismo, ma la sua dedizione le permise di raggiungere traguardi straordinari.

Nonostante le difficoltà, molte scienziate hanno espresso la gioia e la soddisfazione derivanti dalle loro scoperte. Rita Levi-Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986, affermò: "Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza".

 

Verso un Futuro Equo

È essenziale continuare a promuovere l'equità di genere nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), incoraggiando le giovani donne a intraprendere carriere scientifiche e sostenendo coloro che già operano in questi settori. Celebrare le conquiste delle donne nella scienza non solo rende omaggio al passato, ma ispira le future generazioni a contribuire al progresso scientifico.

In occasione di questa giornata, riflettiamo sui progressi compiuti e rinnoviamo il nostro impegno a sostenere e valorizzare il ruolo delle donne nella scienza, riconoscendo che la diversità è una risorsa fondamentale per l'innovazione e lo sviluppo.

 

Cosa possiamo fare noi adulti, genitori, insegnanti e professionisti dei settori scientifici per ispirare sempre più ragazze ad intraprendere studi scientifici senza aver paura del gender gap?

Come genitori

  • Rompere gli stereotipi: evitare di associare implicitamente la scienza e la tecnologia ai ragazzi e il caregiving o le arti alle ragazze. Regalare giochi STEM (kit di elettronica, microscopi, robotica) anche alle bambine.
  • Mostrare modelli di riferimento: raccontare storie di donne scienziate e ingegnere che hanno avuto successo, come Rita Levi-Montalcini o Ada Lovelace, per far capire che è possibile.
  • Incoraggiare la curiosità: coinvolgere le bambine in attività pratiche, esperimenti e progetti, anche se sembrano complessi.
  • Supportare la resilienza: far capire che la difficoltà in matematica o nelle materie scientifiche non è segno di incapacità, ma una parte normale del percorso di apprendimento.

Come insegnanti

  • Rendere la scienza più inclusiva: usare un linguaggio neutrale, evitare esempi stereotipati nei problemi di matematica e fisica, mostrare equamente uomini e donne nei ruoli scientifici.
  • Organizzare incontri con professioniste STEM: invitare donne che lavorano in ambito scientifico a parlare della loro esperienza può ispirare le studentesse.
  • Creare ambienti di apprendimento collaborativi: evitare la competizione esasperata e promuovere il lavoro di squadra, che spesso aiuta le ragazze a sentirsi più coinvolte.
  • Proporre progetti pratici: le ragazze tendono a essere più motivate quando vedono l'applicazione concreta della scienza. Far costruire circuiti elettronici, programmare robot o analizzare dati reali può stimolare il loro interesse.

Come professionisti del settore scientifico

  • Mentorship e role model: creare programmi di mentoring in cui donne ingegnere e scienziate possano guidare le giovani interessate a questi campi.
  • Promuovere l’equità sul lavoro: adottare politiche aziendali che sostengano la parità di genere e il bilanciamento vita-lavoro.
  • Partecipare a iniziative di sensibilizzazione: contribuire a progetti nelle scuole o università per mostrare il lato affascinante della scienza e della tecnologia.

Cultura e società

  • Valorizzare i successi femminili nella scienza: i media e i social dovrebbero raccontare più storie di donne nella scienza, non solo in occasioni speciali come l'11 febbraio.
  • Normalizzare il fallimento: aiutare le ragazze a capire che sbagliare è parte del processo scientifico e non un motivo per arrendersi.
  • Sostenere le pari opportunità nei finanziamenti: favorire borse di studio e programmi di supporto dedicati alle studentesse STEM.

 

Se mostriamo alle ragazze che la scienza è anche per loro, senza paura di pregiudizi, avremo più donne pronte a cambiare il mondo con la loro intelligenza e innovazione.

 

Anna Grassellino, ingegnera elettronica italiana riconosciuta a livello internazionale. Attualmente dirige il Superconducting Quantum Materials and Systems Center presso il Fermilab negli Stati Uniti, dove guida un team nella progettazione di uno dei computer quantistici più potenti al mondo. Il suo lavoro nel campo dei materiali superconduttori e dei sistemi quantistici rappresenta un punto di riferimento nell'ingegneria elettronica avanzata.

Un'altra figura di rilievo è Concettina Buccella, professoressa di Convertitori, Macchine e Azionamenti Elettrici presso l'Università dell'Aquila. La sua ricerca si concentra su temi come la modellazione dei sistemi elettrici e la modulazione dei convertitori multivello. Nel 2023, è stata eletta Fellow dell'IEEE per i suoi contributi in questi campi.

Inoltre, Alessandra Todde è un'ingegnera elettronica italiana che ha ricoperto ruoli di rilievo sia nel settore tecnologico che in ambito politico. Nel 2019, è stata inserita tra le 50 donne italiane più influenti nel mondo della tecnologia.